Monteverdi: Combattimento di Tancredi e Clorinda, SV153

Monteverdi: Combattimento di Tancredi e Clorinda, SV153 Lyrics

Song Monteverdi: Combattimento di Tancredi e Clorinda, SV153
Artist Jonathan Cohen
Artist Arcangelo
Album Monteverdi: Madrigals of Love and Loss
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[00:01.80] Tancredi, che Clorinda un uomo stima,
[00:11.99] Vol ne l'armi provarla al paragone.
[00:21.42]
[00:27.29] Va girando colei l'alpestre cima
[00:34.14] Ver altra porta ove d'entrar dispone.
[00:42.39]
[00:56.71] Segue egli impetuoso onde assai prima
[01:04.54] Che giunga in guisa avvien che d'armi suone,
[01:13.66] Ch'ella si volge e grida: “O tu, che porte
[01:24.06] Correndo sì?” Rispose: “E guerra e morte.”
[01:29.59] “Guerra e mort'havrai,” disse. “Io non rifiuto
[01:31.79] Darlati se la cerchi,” e fermo attende.
[01:38.35] Nè vol Tancredi, ch'ebbe a piè veduto
[01:47.62] Il suo nemico, usar cavallo, e scende,
[01:52.58] E impugna l'uno e l'altro il ferro acuto
[01:57.47] Ed aguzza l'orgoglio e l'ira accende.
[02:02.43] E vansi incontro a passi tardi e lenti
[02:26.83] Quai due tori gelosi e d'ira ardenti.
[02:37.83] (Sinfonia)
[03:14.19] Notte, che nel profondo oscuro seno
[03:25.71] Chiudesti e nell'oblio fatto sì grande,
[03:41.96] Degno d'un chiaro sol, degno d'un pieno
[03:51.94] Teatro opre sarian sì memorande,
[04:05.02] Piacciati ch'indi il tragga e'n bel sereno
[04:40.71] Alle future età lo spieghi e mande
[04:52.36] Viva la fama lor e tra lor gloria
[05:00.59] Splenda del fosco tuo l'alta memoria.
[05:15.35] Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
[05:20.78] Voglion costor nè qui destrezza ha parte.
[05:23.76] Non danno i colpi hor finti hor pieni hor scarsi;
[05:33.03] Toglie l'ombra e'l furor l'uso dell'arte.
[05:39.01] Odi le spade orribilimente urtarsi
[05:49.04] A mezzo il ferro e'l piè d'orma non parte.
[05:53.17] Sempre il piè fermo e la man sempre in moto,
[06:01.92] Nè scende taglio in van nè punta a voto.
[06:09.11] L'onta irrita lo sdegno alla vendetta
[06:12.97] E la vendetta poi l'onta rinnova,
[06:17.12] Onde sempre al ferir, sempre alla fretta
[06:21.15] Stimol novo s'aggiunge e piaga nova.
[06:25.09] D'hor in hor più si mesce e più ristretta
[06:28.64] Si fa la pugna e spada oprar non giova;
[06:32.59] Dansi coi pomi e infelloniti e crudi,
[06:36.48] Cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi.
[06:42.52] Tre volte il cavalier la donna stringe
[06:51.55] Con le robuste braccia ed altre tante,
[06:57.04] Poi da quei nodi tenaci ella si scinge,
[07:08.30] Nodi di fier nemico e non d'amante.
[07:19.61] Tornano al ferro e l'un e l'altro il tinge
[07:27.89] Di molto sangue, e stanco ed anelante
[07:48.40] E questi e quegli alfin pur si ritira
[07:58.40] E dopo lungo faticar respira.
[08:13.79] L'un l'altro guarda e del suo corpo esangue
[08:26.77] Sul pomo della spada appoggia il peso.
[08:38.79] Già de l'ultima stella il raggio langue
[08:45.92] Sul primo albor ch'è in oriente acceso.
[08:49.89] Vede Tancredi in maggior copia il sangue
[08:55.77] Del suo nemico e sè non tanto offeso.
[09:00.23] Ne gode e insuperbisce. O nostra folle
[09:10.37] Mente ch'ogni aura di fortuna estolle!
[09:17.37] Misero, di che godi? O quanti mesti
[09:26.93] Fiano i trionfi ed infelice il vanto!
[09:32.00] Gli occhi tuoi pagheran, s'in vita resti,
[09:40.38] Di quel sangue ogni stilla un mar di pianto.
[09:57.08] Così tacendo e rimandando questi
[10:09.43] Sanguinosi guerrier cessaro alquanto.
[10:15.75] Ruppe il silenzio alfin Tancredi e disse,
[10:23.90] Perchè il suo nome l'un l'altro scoprisse:
[10:29.55] “Nostra sventura è ben che qui s'impieghi
[10:37.04] Tanto valor dove silenzio il copra.
[10:43.31] Ma poi che sorte ria vien che ci nieghi
[10:50.10] E lode e testimon degni de l'opra,
[10:54.21] Pregoti, se fra l'armi han loco i prieghi,
[11:03.40] Che'l tuo nome e'l tuo stato a me tu scopra,
[11:10.98] Acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore,
[11:16.02] Chi la mia morte o la mia vita honore.”
[11:26.96] Rispose la feroce: “Indarno chiedi
[11:32.61] Quel ch'ho per uso di non far palese,
[11:37.39] Ma, chiunque io mi sia, tu innanzi vedi
[11:43.47] Un di quei duo che la gran torre accese.”
[11:47.10] Arse di sdegno a quel parlar Tancredi
[11:52.22]E “In mal punto il dicesti,” [indi riprese,]
[11:55.75] “E'l tuo dir e'l tacer di par m'alletta,
[11:59.02] Barbaro discortese, alla vendetta.”
[12:02.54] Torna l'ira nei cori e li trasporta
[12:07.87] Benche deboli in guerra a fiera pugna
[12:11.87] U'l'arte in bando, u'già la forza è morta
[12:17.88] Ove invece d'entrami il furor pugna!
[12:21.85] Oh che sanguigna e spaziosa porta
[12:27.46] Fa l'una e l'altra spada ovunque giugna
[12:29.71] Nell'armi e nelle carni! e se la vita
[12:38.80] Non esce, sdegno tienla al petto unita.
[12:42.12] Ma ecco homai l'hora fatal è giunta
[12:49.30] Che'l viver di Clorinda al suo fin deve.
[12:58.08] Spinge egli il ferro nel bel sen di punta
[13:03.30] Che vi s'immerge e'l sangue avido beve,
[13:09.23] E la veste che, d'or vago trapunta,
[13:17.20] Le mammelle stringea tenere e lieve,
[13:23.89] L'empie d'un caldo fiume. Ella già sente
[13:35.43] Morirsi e'l piè le manca egro e languente.
[13:50.01] Segue egli la vittoria, e la traffitta
[13:56.23] Vergine minacciando incalza e preme.
[13:58.97] Ella, mentre cadea, la voce afflitta
[14:11.72] Movendo, disse le parole estreme,
[14:20.39] Parole ch'a lei novo spirto ditta,
[14:35.59] Spirto di fè, di carità, di speme,
[14:41.91] Virtù che Dio l'infonde, e se rubella
[14:49.73] In vita fu, la vol in morte ancella.
[15:04.33] “Amico, hai vinto. Io ti perdon, perdona
[15:29.77] Tu ancora—al corpo no, che nulla pave—
[15:42.57] All'alma sì. Deh per lei prega e dona
[15:59.29] Battesmo a me, ch'ogni mia colpa lave.”
[16:12.30] In queste voci languide risuona
[16:23.84] Un non so che di flebile e soave
[16:30.61] Ch'al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza
[16:38.26] E gli occhi a lagrimar l'invoglia e sforza.
[16:53.23] Poco quindi lontan, ne sen del monte,
[16:58.93] Scaturia mormorando un picciol rio.
[17:02.14] Egli v'accorse e l'elmo empiè nel fonte,
[17:12.56] E tornò mesto al grande ufficio e pio.
[17:24.16] Tremar sentì la man mentre la fronte
[17:33.33] Non conosciuta ancor sciolse e scoprio.
[17:42.11] La vide e la conobbe e restò senza
[17:56.61] E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
[18:20.90] Non morì già che sue virtuti accolse
[18:26.12] Tutte in quel punto e in guardia al cor le
[18:34.82] E premendo il suo affanno a dar si volse
[18:40.13] Vita con l'acqua a chi col ferro uccise.
[18:50.81] Mentre egli il suon de'sacri detti sciolse,
[19:03.66] Colei di gioia trasmutossi e rise,
[19:12.28] E in atto di morir lieta e vivace
[19:18.50] Dir parea: “S'apre il ciel, io vado in pace.”
[00:01.80] Tancredi, che Clorinda un uomo stima,
[00:11.99] Vol ne l' armi provarla al paragone.
[00:21.42]
[00:27.29] Va girando colei l' alpestre cima
[00:34.14] Ver altra porta ove d' entrar dispone.
[00:42.39]
[00:56.71] Segue egli impetuoso onde assai prima
[01:04.54] Che giunga in guisa avvien che d' armi suone,
[01:13.66] Ch' ella si volge e grida: " O tu, che porte
[01:24.06] Correndo si?" Rispose: " E guerra e morte."
[01:29.59] " Guerra e mort' havrai," disse. " Io non rifiuto
[01:31.79] Darlati se la cerchi," e fermo attende.
[01:38.35] Ne vol Tancredi, ch' ebbe a pie veduto
[01:47.62] Il suo nemico, usar cavallo, e scende,
[01:52.58] E impugna l' uno e l' altro il ferro acuto
[01:57.47] Ed aguzza l' orgoglio e l' ira accende.
[02:02.43] E vansi incontro a passi tardi e lenti
[02:26.83] Quai due tori gelosi e d' ira ardenti.
[02:37.83] Sinfonia
[03:14.19] Notte, che nel profondo oscuro seno
[03:25.71] Chiudesti e nell' oblio fatto si grande,
[03:41.96] Degno d' un chiaro sol, degno d' un pieno
[03:51.94] Teatro opre sarian si memorande,
[04:05.02] Piacciati ch' indi il tragga e' n bel sereno
[04:40.71] Alle future eta lo spieghi e mande
[04:52.36] Viva la fama lor e tra lor gloria
[05:00.59] Splenda del fosco tuo l' alta memoria.
[05:15.35] Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
[05:20.78] Voglion costor ne qui destrezza ha parte.
[05:23.76] Non danno i colpi hor finti hor pieni hor scarsi
[05:33.03] Toglie l' ombra e' l furor l' uso dell' arte.
[05:39.01] Odi le spade orribilimente urtarsi
[05:49.04] A mezzo il ferro e' l pie d' orma non parte.
[05:53.17] Sempre il pie fermo e la man sempre in moto,
[06:01.92] Ne scende taglio in van ne punta a voto.
[06:09.11] L' onta irrita lo sdegno alla vendetta
[06:12.97] E la vendetta poi l' onta rinnova,
[06:17.12] Onde sempre al ferir, sempre alla fretta
[06:21.15] Stimol novo s' aggiunge e piaga nova.
[06:25.09] D' hor in hor piu si mesce e piu ristretta
[06:28.64] Si fa la pugna e spada oprar non giova
[06:32.59] Dansi coi pomi e infelloniti e crudi,
[06:36.48] Cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi.
[06:42.52] Tre volte il cavalier la donna stringe
[06:51.55] Con le robuste braccia ed altre tante,
[06:57.04] Poi da quei nodi tenaci ella si scinge,
[07:08.30] Nodi di fier nemico e non d' amante.
[07:19.61] Tornano al ferro e l' un e l' altro il tinge
[07:27.89] Di molto sangue, e stanco ed anelante
[07:48.40] E questi e quegli alfin pur si ritira
[07:58.40] E dopo lungo faticar respira.
[08:13.79] L' un l' altro guarda e del suo corpo esangue
[08:26.77] Sul pomo della spada appoggia il peso.
[08:38.79] Gia de l' ultima stella il raggio langue
[08:45.92] Sul primo albor ch' e in oriente acceso.
[08:49.89] Vede Tancredi in maggior copia il sangue
[08:55.77] Del suo nemico e se non tanto offeso.
[09:00.23] Ne gode e insuperbisce. O nostra folle
[09:10.37] Mente ch' ogni aura di fortuna estolle!
[09:17.37] Misero, di che godi? O quanti mesti
[09:26.93] Fiano i trionfi ed infelice il vanto!
[09:32.00] Gli occhi tuoi pagheran, s' in vita resti,
[09:40.38] Di quel sangue ogni stilla un mar di pianto.
[09:57.08] Cosi tacendo e rimandando questi
[10:09.43] Sanguinosi guerrier cessaro alquanto.
[10:15.75] Ruppe il silenzio alfin Tancredi e disse,
[10:23.90] Perche il suo nome l' un l' altro scoprisse:
[10:29.55] " Nostra sventura e ben che qui s' impieghi
[10:37.04] Tanto valor dove silenzio il copra.
[10:43.31] Ma poi che sorte ria vien che ci nieghi
[10:50.10] E lode e testimon degni de l' opra,
[10:54.21] Pregoti, se fra l' armi han loco i prieghi,
[11:03.40] Che' l tuo nome e' l tuo stato a me tu scopra,
[11:10.98] Accio ch' io sappia, o vinto o vincitore,
[11:16.02] Chi la mia morte o la mia vita honore."
[11:26.96] Rispose la feroce: " Indarno chiedi
[11:32.61] Quel ch' ho per uso di non far palese,
[11:37.39] Ma, chiunque io mi sia, tu innanzi vedi
[11:43.47] Un di quei duo che la gran torre accese."
[11:47.10] Arse di sdegno a quel parlar Tancredi
[11:52.22]E “In mal punto il dicesti,” [indi riprese,]
[11:55.75] " E' l tuo dir e' l tacer di par m' alletta,
[11:59.02] Barbaro discortese, alla vendetta."
[12:02.54] Torna l' ira nei cori e li trasporta
[12:07.87] Benche deboli in guerra a fiera pugna
[12:11.87] U' l' arte in bando, u' gia la forza e morta
[12:17.88] Ove invece d' entrami il furor pugna!
[12:21.85] Oh che sanguigna e spaziosa porta
[12:27.46] Fa l' una e l' altra spada ovunque giugna
[12:29.71] Nell' armi e nelle carni! e se la vita
[12:38.80] Non esce, sdegno tienla al petto unita.
[12:42.12] Ma ecco homai l' hora fatal e giunta
[12:49.30] Che' l viver di Clorinda al suo fin deve.
[12:58.08] Spinge egli il ferro nel bel sen di punta
[13:03.30] Che vi s' immerge e' l sangue avido beve,
[13:09.23] E la veste che, d' or vago trapunta,
[13:17.20] Le mammelle stringea tenere e lieve,
[13:23.89] L' empie d' un caldo fiume. Ella gia sente
[13:35.43] Morirsi e' l pie le manca egro e languente.
[13:50.01] Segue egli la vittoria, e la traffitta
[13:56.23] Vergine minacciando incalza e preme.
[13:58.97] Ella, mentre cadea, la voce afflitta
[14:11.72] Movendo, disse le parole estreme,
[14:20.39] Parole ch' a lei novo spirto ditta,
[14:35.59] Spirto di fe, di carita, di speme,
[14:41.91] Virtu che Dio l' infonde, e se rubella
[14:49.73] In vita fu, la vol in morte ancella.
[15:04.33] " Amico, hai vinto. Io ti perdon, perdona
[15:29.77] Tu ancora al corpo no, che nulla pave
[15:42.57] All' alma si. Deh per lei prega e dona
[15:59.29] Battesmo a me, ch' ogni mia colpa lave."
[16:12.30] In queste voci languide risuona
[16:23.84] Un non so che di flebile e soave
[16:30.61] Ch' al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza
[16:38.26] E gli occhi a lagrimar l' invoglia e sforza.
[16:53.23] Poco quindi lontan, ne sen del monte,
[16:58.93] Scaturia mormorando un picciol rio.
[17:02.14] Egli v' accorse e l' elmo empie nel fonte,
[17:12.56] E torno mesto al grande ufficio e pio.
[17:24.16] Tremar senti la man mentre la fronte
[17:33.33] Non conosciuta ancor sciolse e scoprio.
[17:42.11] La vide e la conobbe e resto senza
[17:56.61] E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
[18:20.90] Non mori gia che sue virtuti accolse
[18:26.12] Tutte in quel punto e in guardia al cor le
[18:34.82] E premendo il suo affanno a dar si volse
[18:40.13] Vita con l' acqua a chi col ferro uccise.
[18:50.81] Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse,
[19:03.66] Colei di gioia trasmutossi e rise,
[19:12.28] E in atto di morir lieta e vivace
[19:18.50] Dir parea: " S' apre il ciel, io vado in pace."
[00:01.80] Tancredi, che Clorinda un uomo stima,
[00:11.99] Vol ne l' armi provarla al paragone.
[00:21.42]
[00:27.29] Va girando colei l' alpestre cima
[00:34.14] Ver altra porta ove d' entrar dispone.
[00:42.39]
[00:56.71] Segue egli impetuoso onde assai prima
[01:04.54] Che giunga in guisa avvien che d' armi suone,
[01:13.66] Ch' ella si volge e grida: " O tu, che porte
[01:24.06] Correndo si?" Rispose: " E guerra e morte."
[01:29.59] " Guerra e mort' havrai," disse. " Io non rifiuto
[01:31.79] Darlati se la cerchi," e fermo attende.
[01:38.35] Ne vol Tancredi, ch' ebbe a pie veduto
[01:47.62] Il suo nemico, usar cavallo, e scende,
[01:52.58] E impugna l' uno e l' altro il ferro acuto
[01:57.47] Ed aguzza l' orgoglio e l' ira accende.
[02:02.43] E vansi incontro a passi tardi e lenti
[02:26.83] Quai due tori gelosi e d' ira ardenti.
[02:37.83] Sinfonia
[03:14.19] Notte, che nel profondo oscuro seno
[03:25.71] Chiudesti e nell' oblio fatto si grande,
[03:41.96] Degno d' un chiaro sol, degno d' un pieno
[03:51.94] Teatro opre sarian si memorande,
[04:05.02] Piacciati ch' indi il tragga e' n bel sereno
[04:40.71] Alle future eta lo spieghi e mande
[04:52.36] Viva la fama lor e tra lor gloria
[05:00.59] Splenda del fosco tuo l' alta memoria.
[05:15.35] Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
[05:20.78] Voglion costor ne qui destrezza ha parte.
[05:23.76] Non danno i colpi hor finti hor pieni hor scarsi
[05:33.03] Toglie l' ombra e' l furor l' uso dell' arte.
[05:39.01] Odi le spade orribilimente urtarsi
[05:49.04] A mezzo il ferro e' l pie d' orma non parte.
[05:53.17] Sempre il pie fermo e la man sempre in moto,
[06:01.92] Ne scende taglio in van ne punta a voto.
[06:09.11] L' onta irrita lo sdegno alla vendetta
[06:12.97] E la vendetta poi l' onta rinnova,
[06:17.12] Onde sempre al ferir, sempre alla fretta
[06:21.15] Stimol novo s' aggiunge e piaga nova.
[06:25.09] D' hor in hor piu si mesce e piu ristretta
[06:28.64] Si fa la pugna e spada oprar non giova
[06:32.59] Dansi coi pomi e infelloniti e crudi,
[06:36.48] Cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi.
[06:42.52] Tre volte il cavalier la donna stringe
[06:51.55] Con le robuste braccia ed altre tante,
[06:57.04] Poi da quei nodi tenaci ella si scinge,
[07:08.30] Nodi di fier nemico e non d' amante.
[07:19.61] Tornano al ferro e l' un e l' altro il tinge
[07:27.89] Di molto sangue, e stanco ed anelante
[07:48.40] E questi e quegli alfin pur si ritira
[07:58.40] E dopo lungo faticar respira.
[08:13.79] L' un l' altro guarda e del suo corpo esangue
[08:26.77] Sul pomo della spada appoggia il peso.
[08:38.79] Gia de l' ultima stella il raggio langue
[08:45.92] Sul primo albor ch' e in oriente acceso.
[08:49.89] Vede Tancredi in maggior copia il sangue
[08:55.77] Del suo nemico e se non tanto offeso.
[09:00.23] Ne gode e insuperbisce. O nostra folle
[09:10.37] Mente ch' ogni aura di fortuna estolle!
[09:17.37] Misero, di che godi? O quanti mesti
[09:26.93] Fiano i trionfi ed infelice il vanto!
[09:32.00] Gli occhi tuoi pagheran, s' in vita resti,
[09:40.38] Di quel sangue ogni stilla un mar di pianto.
[09:57.08] Cosi tacendo e rimandando questi
[10:09.43] Sanguinosi guerrier cessaro alquanto.
[10:15.75] Ruppe il silenzio alfin Tancredi e disse,
[10:23.90] Perche il suo nome l' un l' altro scoprisse:
[10:29.55] " Nostra sventura e ben che qui s' impieghi
[10:37.04] Tanto valor dove silenzio il copra.
[10:43.31] Ma poi che sorte ria vien che ci nieghi
[10:50.10] E lode e testimon degni de l' opra,
[10:54.21] Pregoti, se fra l' armi han loco i prieghi,
[11:03.40] Che' l tuo nome e' l tuo stato a me tu scopra,
[11:10.98] Accio ch' io sappia, o vinto o vincitore,
[11:16.02] Chi la mia morte o la mia vita honore."
[11:26.96] Rispose la feroce: " Indarno chiedi
[11:32.61] Quel ch' ho per uso di non far palese,
[11:37.39] Ma, chiunque io mi sia, tu innanzi vedi
[11:43.47] Un di quei duo che la gran torre accese."
[11:47.10] Arse di sdegno a quel parlar Tancredi
[11:52.22]E “In mal punto il dicesti,” [indi riprese,]
[11:55.75] " E' l tuo dir e' l tacer di par m' alletta,
[11:59.02] Barbaro discortese, alla vendetta."
[12:02.54] Torna l' ira nei cori e li trasporta
[12:07.87] Benche deboli in guerra a fiera pugna
[12:11.87] U' l' arte in bando, u' gia la forza e morta
[12:17.88] Ove invece d' entrami il furor pugna!
[12:21.85] Oh che sanguigna e spaziosa porta
[12:27.46] Fa l' una e l' altra spada ovunque giugna
[12:29.71] Nell' armi e nelle carni! e se la vita
[12:38.80] Non esce, sdegno tienla al petto unita.
[12:42.12] Ma ecco homai l' hora fatal e giunta
[12:49.30] Che' l viver di Clorinda al suo fin deve.
[12:58.08] Spinge egli il ferro nel bel sen di punta
[13:03.30] Che vi s' immerge e' l sangue avido beve,
[13:09.23] E la veste che, d' or vago trapunta,
[13:17.20] Le mammelle stringea tenere e lieve,
[13:23.89] L' empie d' un caldo fiume. Ella gia sente
[13:35.43] Morirsi e' l pie le manca egro e languente.
[13:50.01] Segue egli la vittoria, e la traffitta
[13:56.23] Vergine minacciando incalza e preme.
[13:58.97] Ella, mentre cadea, la voce afflitta
[14:11.72] Movendo, disse le parole estreme,
[14:20.39] Parole ch' a lei novo spirto ditta,
[14:35.59] Spirto di fe, di carita, di speme,
[14:41.91] Virtu che Dio l' infonde, e se rubella
[14:49.73] In vita fu, la vol in morte ancella.
[15:04.33] " Amico, hai vinto. Io ti perdon, perdona
[15:29.77] Tu ancora al corpo no, che nulla pave
[15:42.57] All' alma si. Deh per lei prega e dona
[15:59.29] Battesmo a me, ch' ogni mia colpa lave."
[16:12.30] In queste voci languide risuona
[16:23.84] Un non so che di flebile e soave
[16:30.61] Ch' al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza
[16:38.26] E gli occhi a lagrimar l' invoglia e sforza.
[16:53.23] Poco quindi lontan, ne sen del monte,
[16:58.93] Scaturia mormorando un picciol rio.
[17:02.14] Egli v' accorse e l' elmo empie nel fonte,
[17:12.56] E torno mesto al grande ufficio e pio.
[17:24.16] Tremar senti la man mentre la fronte
[17:33.33] Non conosciuta ancor sciolse e scoprio.
[17:42.11] La vide e la conobbe e resto senza
[17:56.61] E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
[18:20.90] Non mori gia che sue virtuti accolse
[18:26.12] Tutte in quel punto e in guardia al cor le
[18:34.82] E premendo il suo affanno a dar si volse
[18:40.13] Vita con l' acqua a chi col ferro uccise.
[18:50.81] Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse,
[19:03.66] Colei di gioia trasmutossi e rise,
[19:12.28] E in atto di morir lieta e vivace
[19:18.50] Dir parea: " S' apre il ciel, io vado in pace."
Monteverdi: Combattimento di Tancredi e Clorinda, SV153 Lyrics
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