La mia faccia non la reggo più mi controllo ancora e sto per i fatti miei con gli occhiali in mano scendo giù verso il porto contro vento. E mi nascondo nei capelli che ho su panchine bianche mi mi compiango anche un po'. Ti chiamano "Principessa" – "Principessa" avvolta di seta ti confondi a noi in piedi sul porto guardi "Principessa". Mi guardi negli occhi chiara "Principessa". Mi prendi le mani stanca "Principessa". Mi sciogli le dita sola "Principessa". E scalini si accavallano a me rannicchiata escluderò poligamici show. Un signore mi offre viole e mi vuole toccare, il mio vestito lo attrae l'aria punge l'acqua è immobile prospettive lineari al sole mi seguono. Ti chiamano "Principessa" – "Principessa" avvolta di seta ti confondi a noi in piedi sul porto guardi "Principessa". Mi guardi negli occhi chiara "Principessa". Mi prendi le mani stanca "Principessa". Mi sciogli le dita sola "Principessa".