A Bologna i portici tengono in piedi le case hanno i reumatismi e le artriti di braccia operaie Fingono di non sentire o di non sapere chi sta prendendo la città a calci nel sedere Titoli a caratteri più cubitali di ieri a piccole dosi ci si rende immuni ai veleni anche all'odore di cavoli del vicinato sembra Varsavia a due ore dal colpo di stato Con i sonnambuli sul cornicione fra telecamere anti-intrusione al ritmo dei semafori io resto immobile chiudendo gli occhi per riaprirli altrove... A Bologna è comodo avere poteri speciali per schivare le armi da taglio e le merde dei cani Nei parapiglia le facce dei film di Charles Bronson sembra Marsiglia, soltanto che qui non c'è il porto La metamorfosi spaventa come chitarre elettriche col distorsore le orecchie dei nostalgici, delle cariatidi e di chi nasce già conservatore vecchio nel cuore Siamo le cavie di nuovi divieti abbiamo esaurito i passaggi segreti coi bambini ancora su cavalli da giostra, fermati apposta Non ci son angeli sul cornicione ma telecamere anti-intrusione al ritmo dei semafori io resto immobile chiudendo gli occhi per riaprirli altrove... Al centro esatto di Piazza Maggiore con leggerezza da pattinatore Bologna adesso voltati mi fai commuovere lo sai che esagero con le parole...