作词 : Massimo Milan 作曲 : Federico Specht/Marco Matteazzi Non svegliarmi questa mattina Per andare a prendere il treno C'è la neve acida e il freddo Che mi apre tagli sulla faccia Lasciami qui a prendere freddo Nel mio letto malconcio Mai rifatto come doveva essere Voglio sentire ancora il mio odore Ho il naso che cola E sono senza fazzoletti Ma quando andrai a comperarli? Io lo sai che odio fare la spesa Anche se saprei cosa comprare Che senso ha avere un letto Matrimoniale per dormici da soli? E' tutto una questione di spazio E di egoismo, i nostri egoismi La nostra compiacente assemblea Interna che ci dà sempre ragione E pensare al futuro non è cosa Da me, lo sapevi già, amico mio Siamo corretti con il prossimo E scorretti con noi stessi Sappiamo come dovrebbe essere Il mondo che vorremmo ma non Facciamo nulla. Scappiamo Dalle nostre colpe e dalle Corruzioni, perchè è quello Che sappiamo fare meglio Ma quando ci fermeremo A bere una birra insieme? Quante domande mi farei e Ti farei, che non so ancora Mi sembrerà difficile Proseguire per sentito dire E quante cose non ci sono più Che vorrei averle ancora Tra di noi. In poco tempo E' cambiato tutto, non è colpa Dei nostri anni suppongo Ma di quello che ci dice il mondo Che va dall'altra parte Rispetto a noi Noi che avremmo voglia di Non essere schiavi Vorremmo abbracciarci senza Risate e protestare senza Fare del male. Ma questo non è Possibile La cattiveria ci impone di essere Tutto ciò che sappiamo non Essere giusto E ora ci sorpassa quella macchina Facciamo i fari perchè Ci ha tagliato la strada E per poco non veniamo presi a botte Da un cinquantenne frustrato Che ha perso dagli occhi il suo passato Il suo presente compromesso E il suo futuro inesistente Ci hanno rubato i sogni, è triste Tutto quello che credevi è svanito Ci dicevano di studiare per Prendere più soldi, per non fare la Vita dei nostri genitori Ora invidiamo la vita dei nostri genitori E tu cosa speri? Il mio mondo non è così Vorrei vedere strade vuote Non fare girare l'economia Non viaggiare per lavoro Non compromettere la dignità Per pochi spiccioli Le persone si uccidono Per colpa dei soldi Perchè così il mondo è pieno di piccoli Ominidi che si incazzano per niente Che bramano Schiamazzando E noi ci confidiamo nell'ombra A chierici insolenti, che ci rinfacciano Le nostre vite, come se volessero ammaliarci Ma restiamo in disparte a osservare La realtà, a impegnarci nel nostro piccolo Crediamo che a piccoli passi si possa Arrivare più in là Ma poche volte ho compreso le regole E altrettante le ho rispettate E cerco un piccolo vuoto in cui avere ragione E mi immagino rincorrendo Una sfuocata effigie, un Dorian Gray malfatto Che osserva il nostro scivolare inconsapevole L'affanno è il nostro esempio La nostra consapevolezza