[00:48.49]Tu chi sei, città non città [01:03.22]che vivi appesa in giù alle tue corde d'aria ferma. [01:13.23]Travi, tubi senza dimensioni, [01:19.28]freddi quarzi invecchiati. [01:30.22]I tuoi mille ascensori di carta velina [01:32.72]che vanno su e giù senza posa, [01:36.01]nessuno che scende, nessuno mai sale. [01:58.66]Sottile non città che reggi tutto su niente : [02:22.14]ogni retta poggia su se stessa, [02:27.96]ogni curva su se stessa, [02:35.87]assurdi equilibri spostati. [02:47.63]Luci opache le tue rare stelle, [02:53.21]il tuo sole è spirato. [04:57.46]Che altro ti resta se non l'uomo nudo [05:00.96]che io vedo ogni giorno [05:03.75]quel pazzo padrone, [05:05.20]poeta o predone che vive sull'ultima trave. [05:09.85]Si frega le mani poi ride, o non ride... [05:16.53]saltella leggero [05:17.46]dal trave a una curva [05:22.23]ma oggi l'ho visto tuffarsi nel vuoto [05:25.64]così d'improvviso [05:28.60]però non so dire [05:32.61]se urlasse o ridesse. [06:08.35]Qui il vento non soffia i rumori ma c'è il silenzio [06:24.57]che sa scrivere nell'aria ferma. [06:35.84]Sottile non città fra i tuoi perenni grigi sola.